L’immagine lentamente si sdoppia; dall’abbraccio si leva l’essenza nascosta, che furtivamente scivola.
Nel turbinio delle immagini, eliche vorticose si imprimono in liquide trasparenze specchiate di cielo.
Nel tacito fremito pregno d’attesa una nota di luna vibrante si spande, dilata il tenue chiarore; si rapprende…
Lei,
come alito d’opalescente albore, pura come incenso fumigante che sinuosamente si svolge in ampie onde verticali;
modulato assolo di un canto che libero sale dall’accordo polifonico di echi dissonanti,
coppa d’ebbrezza che l’immagine ritorna in bellezza silente.
Lei,
argentea come falce di luna che morbidamente spande perlati lumi,
accarezza stemperando contorni che si uniscono nell’abbraccio e si fondono nel brumoso chiarore indistinto;
forse…
…medesima falce di luna, metallico arco di Diana teso nel buio che sta per scoccare; invitante tagliola per chi s’avventura?